Califfi…al bar del G
COMMEDIA _ ispirata a “Gli Arcangeli non giocano a flipper” di D Fo
Il bar del G. è un posto qualunque, puoi incontrare tanta gente…puttane, impiegati, insegnanti impomatati, ragazzi di strada; tipi strani, creduloni, ingenui quanto basta a non ritrovarsi nei soliti luoghi…quanto basta a sognare….C’è come un muro fra noi e quegli anni che ormai si studiano solo sui libri di storia…non si ricorda…ma se di colpo ti immergi fra le cortine del palcoscenico c’è un copione a colori, anche la stampa è cambiata, ci sono parole a farti penetrare dentro quelle stesse emozioni.
Irreale esagerato frizzante…mani sporche di fabbrica ma non ci si piange sopra, è tutto pieno di promesse e ci si annerisce anche il viso guardando lontano, all’orizzonte coperto da palazzi case operaie, scale, ringhiere e latrine sui ballatoi…realismo e illusioni diventano quasi una litania: sogno realtà sogno realtà sogno…si confondono ??? Nooo…la realtà corre parallela all’ inverosimile…le scene si intersecano, formando una catena originale e precisa…le musiche, i movimenti, gli elementi scenici formano un incastro completo e coinvolgente.
Protagonista principale dello spettacolo è il “Lungo”, una fonte di divertimento per gli amici del bar, che gli preparano ogni genere di scherzo strampalato allo scopo di divertirsi. Durante un suo sogno si sposa con un’affascinante albanese…che poi “lascia” per recarsi a Roma dove si imbatte in lungaggini burocratiche a seguito delle quali viene rifilato al canile…ma riesce a fuggire prima che la camera a gas lo porti all’altro mondo e arriva in un treno, dove incrocia un ministro piuttosto inquadrato, con “la puzza sotto il naso” a cui ruba pantaloni, valigia, il titolo di ministro…e la sua bella Angela (la giovane e ricca albanese) con la quale vola verso…il risveglio, dove si avvera tutto ciò che aveva bramato sposando la donna dei suoi sogni, nonostante i piani dei suoi compagni non prevedessero proprio questo…questo andirivieni di gaffe comiche e scene esilaranti porta gli spettatori “dritti dritti” negli abiti degli amici del bar del G. (ossia del Giambellino) e gli attori in quelli del “Lungo”…