I giorni dei cachi maturi
SPERIMENTALE _ ispirato a vissuti – testimonianze – riflessioni attorno alla tematica dell’AFFIDO FAMILIARE _ lavorato su testi di A Borgini – C Forcolin – A Pon – T Scarpa
…in scena una RICERCA nella RICERCA…
…rappresentazione reciproca di un incontro a tre voci: famiglia affidataria, figlio e madre naturale…
Procreatività come patrimonio genealogico, carenza, confine, conflitto…
Genitorialità come impresa congiunta, cura, mediazione, valori, sfida, benessere…
Filiazione come bisogni, desideri, inglobamento, esclusione, fiducia, appartenenza…
Tre percorsi di lettura che, evidenziati, rendono lo spettacolo strumento fruibile a diversi livelli, obiettivo che sensibilizza senza scoraggiare, orienta verso l’aiuto migliore che si potrà offrire…luogo dove restituire, a chi ne è stato privato, quel tempo dell’amore così prezioso che non si conta, ma si vive…
In ogni momento dello spettacolo si può avvertire il tempo che passa e qualcosa che cambia; certe volte pare che il tempo si sia fermato, altre invece fugge e scorre a velocità impressionante. E fa paura, perché corriamo alla cieca senza sapere quando e dove arriveremo.
I giorni dei cachi maturi sono il momento della resa dei conti, la meta che si è rincorsa a lungo e che giunge all’improvviso ad una svolta, quando ormai ci siamo convinti di poter rallentare, perché non c’è nessun traguardo ed è tutta un’illusione.
Sono la realtà che irrompe all’improvviso nella sicurezza di pareti solide dove si è coltivata gelosamente una solitudine, un affetto, una sicurezza, la certezza di un equilibrio.
Ma sono anche e soprattutto la scoperta dell’altro che lentamente si fa strada nel turbinio di emozioni che minaccia di sopraffare: solo allora si comprende appieno la fragilità e l’erroneità delle pareti, con le quali ci si può solo isolare dal mondo per proteggere legami aridi, avulsi dalla realtà che li alimenta.
Quando un fiume si getta in un altro c’è un punto in cui le correnti si contrappongono e il passaggio è difficile, poi le acque si calmano e il fiume continua il proprio corso, rinnovato da acque diverse. E nelle acque di quel nuovo fiume si può cogliere la trama di valori, emozioni, esperienze date, ricevute e condivise, unite a formare una catena di legami che si snoda oltre la meta, oltre le porte chiuse.